Considerato un primo assaggio d’Africa, il Marocco può essere facilmente visitato con un tour “ad anello” di 6-7 giorni che tocca le città imperiali e il deserto del Sahara.
Ecco a voi 10 attività che non potete perdervi in una visita del Marocco:
1) Attraversare il deserto e dormirci una notte è sempre un’esperienza emozionante. Dopo il Wadi Rum in Giordania e una cammellata nel deserto fuori Dubai, non potevo perdermi il deserto per eccellenza. Cominciamo quindi l’elenco con una notte nel Sahara, terzo deserto al mondo (dopo Antartide e Artico) tra le dune, alte fino a 150 metri, di Erg Chebbi vicino la cittadina di Merzouga. Saliti sul vostro cammello la carovana partirà e, dopo circa un’ora e mezza di tragitto e con una pausa per osservare il tramonto e per rotolare giù dalle dune, arriverete nel campo tendato dove trascorrere la notte. Una cena (con una birra piccola e calda acquistata per strada, unica eccezione alcolica di tutto il viaggio) e uno spettacolo di musica berbera, ballando davanti al fuoco e osservando le costellazioni, concluderà la giornata (con sveglia presto per ammirare l’alba lungo il tragitto inverso).
2) Un caldo hammām a Marrakech, possibilmente non tra quelli pensati per i turisti, ma quelli in cui si lavano e rilassano gli abitanti del luogo, facendo attenzione a non ustionarvi testa e schiena come ho fatto io, quando improvvisamente il flusso di acqua fredda si riduce quasi a zero rispetto a quello dell’acqua bollente….
3) Visitare le splendide madrase o mederse, cioè le scuole coraniche, come quella di Meknes o di Marrakech, con mosaici colorati, legno di cedro intagliato con versetti del Corano e giochi di luce e ombre imperdibili, specie al tramonto.
4) 'Sopravvivere', dal punto di vista gastrointestinale, allo street food di Marrakech, assaggiando la pastilla (torta salata ripiena di pollo), i tajine vegetariani, i datteri, le olive di tutti i colori, i dolcetti stuccosi mentre sorseggiate un thè con il suo particolare rituale di raffreddamento.
5) Cimentarsi nell’arte della mercatura, acquistando – dopo una simpatica contrattazione – spezie di tutti i tipi, un tajine per la cottura del cous-cous o delle ceramiche colorate. Contrattate anche sul prezzo del cibo, perché la tentazione di farvi la cresta è dietro l’angolo e potrete anche dimezzare il prezzo iniziale (per evitare che la contrattazione degeneri, non sono serviti coltelli ai tavoli dello stretto food di Marrakech…)
6) Dopo lunghi, stretti e incessanti tornanti, visitare, dall’alto o dal basso, le splendide gole dei monti dell’Atlante, come le gole del Todra, quelle del Dades e quelle dello Ziz.
7) Fotografare le persone nelle loro attività quotidiane, mentre mangiano, riposano, lavorano, scherzano, con i loro abiti tradizionali, colorati o grigi, cercando di cogliere le pose più autentiche, come ho cercato di fare in alcuni miei scatti.
8) Dopo l’euforia e il caos della più grande e famosa piazza di Marrakech, cioè la piazza Jamaa-el-Fna, sito patrimonio Unesco, perdersi nelle budella della medina di Marrakech o in quella di Fès, osservando il crocevia caotico di un crogiolo di viandanti, mendicanti, artigiani, turisti che brulicano in tutte le direzioni. A Fès, in particolare, osservare dall’alto il lavoro delle concerie, nelle cui vasche le pelli di mucca vengono lavorate con il guano di piccione (rendendo l’area irrespirabile…per cui continuate a tenere sotto le narici il rametto di menta in omaggio!).
9) Visitare Ouarzazate con le sue splendide Kasbah e Ksar (villaggio fortificato berbero) dal colore ocra della terra o Erfoud con i suoi castelli immersi nelle oasi di palmeti.
10) Vivere il Marocco durante il Ramadan, con i suoi pro e contro. Privarsi per un mese di cibo, acqua, fumo e sesso è una ‘sfida’ importante che, al di là dell'autentica convinzione religiosa, mette in difficoltà, da un punto di vista fisiologico, ogni organismo umano…quindi troverete persone molte pacate al mattino (avendo già mangiato prima dell’alba) e persone molte incazzate alla sera (il che diventa un problema se uno di questi è il vostro driver…), perché la fame e l’astinenza manda fuori di nervi…nonostante ciò, arrivati al tramonto, si torna a respirare un clima di festa e convivialità.
Come in Turchia, anche in Marocco ho notato piacevolmente un’attenzione verso gli animali randagi. Cani e gatti per strada sono rispettati e viene dato loro da mangiare, così come è bello ammirare le cicogne – animale simbolo del Marocco – che nidificano sulle punte dei minareti.
Come in ogni visita di paesi africani o di paesi poveri, ricordate prima di partire di mettere in valigia biro, block-notes, matite, qualche biscottino e giocattolino per fare felici i bambini più poveri o semplicemente curiosi di ricevere qualcosa per loro nuovo.
Visitate il Marocco!
ITINERARIO DEL VIAGGIO ANM: in poco più di una settimana un intenso programma che permette di conoscere i vari aspetti naturalistici e culturali di questo straordinario paese: spiagge, monti, deserti, gole, fiumi, cascate e un popolo ospitale un programma che ci porta a Casablanca e alla famosa Piazza degli Impiccati di Marrakech, punta verso i Monti dell'Atlante, li scavalca e scende verso la grande Valle del Draa fino a Ouarzazate con le sue splendide Kasbah e Ksar dal colore ocra della terra. Da qui si segue il corso dell'ouad Dades imboccando la Via delle Kasbah con quei castelli, quelle città turrite ancora oggi brulicanti di vita, un salto alle gole del Dades, poi Erfoud e Rissani per una notte sulle dune di Merzouga (Erg Chebbi), sotto le tende berbere dove consumeremo un pasto tipico, fra canti e danze del folclore locale. Risalendo verso nord, passando attraverso le Gole dello Ziz che ci portano di nuovo sull'Atlante, arriviamo a Fez e Meknes.
Costo per persona: 1.200 €
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