domenica 3 dicembre 2017

Pianificare un viaggio: trucchi e suggerimenti per un viaggio perfetto

Ricordate il detto anonimo “Un viaggio lo si vive tre volte: quando lo si organizza, quando lo si vive e quando lo si ricorda”? Ecco, abbiamo già parlato di ricordare un viaggio in un precedente post ("Emozioni sensoriali: ricordare un viaggio attraverso i sensi"), per cui questa settimana facciamo un salto indietro e torniamo al primo momento: pianificare un viaggio.

Parte della mia biblioteca per sognare

Questione di opinioni. La questione è molto personale e assai dibattuta, perché per alcuni il viaggio deve essere pianificato in misura minima e vissuto in estemporanea. Non affronterò ora la questione, perché intendo dedicare due post differenti che toccano il tema: “viaggiatore vs. turista”; “pianificatore vs. improvvisatore”. Inoltre, molti altri post che scriverò sono strettamente legati a questo, per esempio: “viaggiare con bambini”; “viaggi itineranti vs. viaggi stanziali”; “viaggiare da soli (in famiglia) vs. con amici”.

Partiamo da alcune premesse fondamentali: qual è il fine ultimo di organizzare un viaggio? Per me è almeno triplice:
1) sognare ed emozionarsi già in fase di pianificazione, immaginando i luoghi descritti in una guida un po' come avviene quando si legge un libro, cercando foto dei luoghi da visitare su Google e desiderare di essere già lì…
2) risparmiare tantissimo denaro e tempo (credetemi)
3) soprattutto potersi godere appieno l’esperienza del viaggio, senza alcun pensiero o tempo da dedicare ad aspetti organizzativi, prevedendo anche gli imprevisti e contrattempi! A parte lo scherzo, chiaramente questi ultimi non potranno mancare, si tratta solo di limitarli al massimo.

Il viaggiatore radical chic starà già sbuffando su quanto possa essere noioso e banale un viaggio del genere…punti di vista. Da economista, la mia idea di viaggio perfetto è quella che ottimizza il piacere del viaggio in relazione ai tre fattori tempo, costi e attrazioni/attività, cioè quella che trova il giusto equilibrio tra vedere il maggior numero di attrazioni nel tempo a disposizione, e per ciascuna di esse dedicare ancora una volta il giusto tempo (che siano 3 ore per un museo, 20 minuti a contemplare un tramonto, 2 ore in un buon bistrot).


Il viaggio non deve essere esasperante da toccata e fuga, non si tratta di mettere bandierine sui posti e luoghi visitati, ma nemmeno di sprecare il tempo in attività che si possono fare tranquillamente da altre parti o pianificare comodamente da casa.


Ad ogni modo, io sono un tipo molto razionale, pianificatore, ottimizzatore e, per deformazione professionale, tendo al metodo scientifico in ogni cosa. Ne consegue che il mio viaggio-tipo è fortemente pianificato.


Inoltre, è chiaro che per visitare una capitale europea in pochi giorni, è sufficiente uno smartphone e in un quarto d'ora si compra biglietto e si prenota albergo, come ho fatto in alcuni casi.

Parte delle mie guide Mondadori
Come per ogni mio post, quanto segue non è tratto da altri blog o siti web o appunti di viaggio di altre persone (che a dire il vero neppure leggo), ma è solo frutto della mia esperienza e, ovviamente, può essere condivisibile o meno.

La mia pianificazione è annuale, comincia a settembre e proietta avanti lo scenario fino a fine agosto dell’anno successivo. Ecco i miei 12 passi fondamentali per organizzare un viaggio perfetto.


1) Creare/aggiornare una lista di paesi/città che desiderate visitare (bucket list). Si tratta, in particolare, di attribuire priorità, di stabilire quali viaggi sono da rinviare a quando ci saranno le giuste condizioni (economiche, familiari, di salute). Ad esempio, in questa fase della mia vita in cui viaggio con mio figlio piccolo, evito viaggi in paesi poco sicuri dal punto di vista igienico o della criminalità, rimandandoli ad un periodo successivo; in altri casi la priorità potrebbe seguire le attività da compiere, privilegiando ad esempio paesi dove è possibile fare attività particolari come kayak rafting, dove è possibile vedere certi animali o certi fenomeni naturali, e così via, senza inseguire mode o luoghi solo perchè visitati da amici...

    2) Individuare tutti i periodi dell’anno in cui pensate di potere viaggiare: agenda alla mano, si tratta di selezionare i periodi possibili in corrispondenza delle festività, dei propri giorni di ferie, sfruttando ponti, e verificando la possibilità di fare sia brevi e che lunghi viaggi. In alcuni casi, nonostante la disponibilità del periodo, si tratterà di fare delle rinunce, per privilegiare viaggi più importanti, lunghi o costosi.

  3) Vericare per ciascun periodo il numero di giorni a disposizione: si tratta di delimitare inizio e fine, con un certo margine di approssimazione, del viaggio in programmazione; ovviamente, questo dovrà essere compatibile con i giorni a disposizione del proprio partner e verificando eventuali giorni di scuola persi dei bimbi; considerare gli orari di arrivo del volo e di ripartenza, perchè il viaggio potrebbe "bruciare" già due giorni.

     4)  Realizzare il matching tra il punto 1) "paesi e città" e i punti 2) e 3) "periodi e giorni": questa fase è molto delicata, si tratta di considerare tanti aspetti come la stagione e le condizioni meteo del paese/città di destinazione: è bello il mare d’inverno ma una settimana a Cuba a Natale può costare come 3 viaggi di una settimana in Europa….andare d’estate in Thailandia significa andare incontro a pioggie torrenziali e monsoni. Visitare una città spagnola in inverno non avrà mai lo stesso fascino che girarla d’estate in bicicletta. Se cercate l’aurora boreale dovete invece scegliere principalmente l'inverno e guardare anche ai giorni di assenza di luce lunare…altrimenti sono solo soldi buttati. Andare 3 giorni a New York spendendo 3.000 € mi sembra una stupidaggine ma c’è tanta gente che non confronta attentamente budget, giorni a disposizione, durata del viaggio e attrazioni da visitare.
     L’idea è quella di potere vedere tutto il possibile di una città e non andare via senza avere visto alcuni luoghi imperdibili, perché rimarrebbe quel senso di incompletezza e di dovere ritornare...quando c’è un mondo ancora da esplorare (con eccezioni quali Parigi, NY, dove non ci si stufa mai di ritornare). Chiaramente sceglieremo le vacanze estive e quelle natalizie per i viaggi più lunghi e impegnativi.    

5)  Acquistare una guida del paese/città da visitare: io, come tanti, vado matto per le Lonely Planet e non potrei farne a meno. A volte, in relazione alla durata e complessità del viaggio, affianco la LP con altre guide, magari con immagini, come la Mondadori o la National Geographic. Altrettanto valide le Le Routard e le Rough, così come guide, magari datate, svendute su Amazon.

     Sapevate che sul sito della LP e possibile acquistare anche i singoli capitoli? Questo è importante se intendete visitare solo una parte di una grande paese come il Brasile o l’Argentina. E sapevate che sempre dal sito LP è possibile scaricare gratuitamente i pdf dell’indice e soprattutto degli itinerari suggeriti? L'itinerario suggerito, anche senza doverlo rispettare, vi consente immediatamente di capire quali luoghi visitare, senza dovere leggere centinaia di pagine. Una volta acquistate le guide, inizia il periodo di lettura che dura anche mesi…questo permette di comprendere definitivamente quanti giorni dedicare complessivamente al viaggio, affiancando anche letture su siti web come "Turisti per caso" e recensioni di Tripadvisor.


Parte della mia biblioteca Lonely Planet 

  6) Monitorare i prezzi del volo: a questo punto entra in gioco Google Voli, strumento essenziale che permette di inserire più ipotesi di date e di destinazioni (aeroporti, isole di un arcipelago, ecc.) e di monitorarne il prezzo nel tempo. Qui si apre il mondo delle low cost, dei prezzi target, ecc. su cui dedicherò un altro post, vista l’ampiezza del tema.
  Tenete conto che i prezzi possono subire oscillazioni in ribasso anche dell’80%, anche pochi giorni prima di partire in un periodo di festività…quindi inserite quanto prima le vostre date nel monitoraggio di Google (vi arriverà una email riepilogativa di ogni variazione di prezzo), così avete un tempo sufficiente per studiare le dinamiche dei prezzi fino a quando vi troverete in quel giorno ottimale in cui avete ormai quasi la certezza di poterlo comprare (possibilità di assentarsi dal lavoro, motivazioni familiari ed economiche soddisfatte, condizioni di salute regolari, ecc.) e avete capito che il prezzo difficilmente scenderà e, al contrario, è probabile un imminente incremento.
   Se il vostro viaggio prevede più scali, non inserite direttamente città di partenza e città di arrivo, perchè potreste ottenere prezzi esorbitanti: simulate voi invece i voli interrotti su diversi scali, stando attenti alle coincidenze, e potreste risparmiare anche migliaia di euro...

  7) Pianificare l’itinerario: è questa la parte più difficile e time-consuming dell’organizzazione di un viaggio, ma anche affascinante. Si tratta di fare tante scelte sui tempi da dedicare a ciascuna attività, sui luoghi da visitare, su quelli da tagliare fuori perchè le distanze sono eccessive, di capire se pernottare in una piccola città o in una metropoli. Uso molto Google immagini in questa fase. Le guide LP hanno il pregio di essere molto dettagliate ma talvolta esagerano con aggettivi e avverbi dal tono entusiasta che fanno pensare come imperdibile qualcosa di assolutamente normale. Si tratta allora di inserire il nome del luogo, del paesino, dell’attrazione, della statua, della cascata, dello stone circle, della piazza “da non perdere” su Google immagini per capire se vale veramente la pena fare una deviazione di 80 km per vederla. Inoltre, in questa fase dovrete utilizzare anche tanto Google Mappe, che vi permetterà di simulare spostamenti in auto o a piedi (a seconda della destinazione/attrazione) e di comprendere quindi le effettive distanze, i chilometri da percorrere ogni giorno in un viaggio itinerante, i chilometri medi e quelli complessivi. Ciò vi consente anche di fare un budget di spese per benzina e pedaggi.
   Arrivo a scrivere anche 15 pagine per un lungo viaggio. Si tratta di un vero e proprio programma come o più dettagliato di quello redatto dalle agenzie di viaggio. Ne stampo varie copie per gli altri compagni di viaggio e tengo una copia sul cellulare. Di solito i programmi, scanditi per giorni e per mattine e pomeriggi, includono più attività di quelle che è possibile effettivamente fare. E in effetti alla fine del viaggio circa l’80% si realizza. Ciò per un preciso motivo: se la guida mi indica 5 cascate o 8 castelli o 4 musei d’arte, probabilmente dopo aver visto i 5 castelli della Loira più belli non avrò voglia di fare una deviazione per vedere il sesto o il settimo. Per altro verso, tuttavia, se non riesco a vedere un castello importante (è in restauro; arrivo all’orario di chiusura e poi devo ripartire, ecc.) lo elimino dal programma e lo sostituisco con un altro “di scorta” già inserito in itinerario.


Il mio itinerario di 11 giorni in Islanda, con le tappe dove piantare la tenda

  8) Prenotare gli alberghi: una volta che l’itinerario è noto e abbiamo deciso anche dove pernottare, si tratta di utilizzare uno dei principali siti di prenotazioni. Io sono un fedele cliente di Bookings. Anche qui si apre un mondo di scelte personali. Io privilegio prenotare in centro se si tratta di una città e non prendo l’auto, o anche poco fuori dal centro se ho l’auto a disposizione, in questo caso privilegiando quelli con parcheggio/garage gratuito; privilegio zone comunque sicure e leggo centinaia di recensioni dei precedenti utilizzatori, specie quanto a pulizia e sicurezza; in generale però cerco sempre il prezzo più basso possibile: al di fuori dei viaggi stanziali e di quei luoghi in cui può essere caratteristico pernottare in un cottage, in un igloo, ecc., di norma l’albergo per me è solo un luogo in cui dormire 8 ore e via. Pagare 100 € euro in più per i pregi delle sue rifiniture o per la palestra e altri servizi che non utilizzerò, è inutile. Quando sono in viaggio, dalle 9 alle 21 giro a zonzo e alla fine della giornata i piedi fumano. A meno che non ci siano condizioni meteo particolarmente avverse, non c’è motivo per andare in albergo durante il giorno.
  Privilegio sempre alberghi con cancellazione gratuita, sebbano possono costare poco di più, perché li prenoto con mesi di anticipo (così ho più scelta) e così, in caso di annullamento del viaggio, si recupera tutto (controllate i tempi massimi di cancellazione, quasi sempre entro 24 ore, ma in certi casi anche una settimana o un mese prima del soggiorno!). In altri casi, potrebbe essere utile verificare, qualche giorno prima dell’arrivo, se riprenotando il costo fosse inferiore a quello che già avete sostenuto e che potreste cancellare gratuitamente. Oppure, in prossimità dell'arrivo, quando ormai non dovrebbero esserci più circostanze che possono portare a cancellare la prenotazione, potreste riprenotare la stessa camera ma con la condizione "non rimborsabile", perchè quasi sempre costa (anche molto) meno e, ovviamente, cancellare la prenotazione originaria, fatta in condizioni di cancellabilità. 

      Quando ero in USA, abbiamo deciso di modificare l’itinerario saltando il pernottamento a Charlotte (North Carolina) per pernottare una notte in più a Washington, dove già avevo una prenotazione per due notti. Verifico su Booking se posso aggiungere alle 2 notti prenotate in albergo una terza notte, ma sembra non esserci posto. Così, anziché cercare un’altra sistemazione in città e dovere cambiare albergo durante il soggiorno, escogito una soluzione che si rivelerà molto efficace ed efficiente: simulo una prenotazione ex novo di 3 giorni nello stesso albergo dove già avevo la prenotazione e…c’è posto. Quindi prima prenoto, e poi cancello sia la camera a Charlotte, sia l'iniziale prenotazione a Washington di 2 giorni. Ma la cosa più interessante è che il prezzo complessivo per le 3 notti nello stesso albergo era ben inferiore alle 2 notti già prenotate! Quindi, ho modificato il viaggio come mi piaceva e soprattutto ho guadagnato una notte nella capitale degli USA!

  9) Assicurazioni: chi viaggia tanto durante l’anno di norma dovrebbe fare un’assicurazione. Allianz e Columbus sono secondo me le migliori. Io stipulo la Columbus annuale “Mondo” per tutta la famiglia, perché la differenza di prezzo tra assicurare anche un solo viaggio e la copertura annuale è minima. E’ molto importante se viaggiate in paesi extra-europei, specie negli USA, dove in caso di problemi di salute, rischiate di dovere sostenere spese carissime; ovviamente, l'assicurazione vi copre anche l'eventuale annullamento del viaggio per motivi di salute o di lavoro, purchè rilevanti e adeguatamente comprovati.
 
    10)  Prenotare l’auto: qui mi rivolgo a Autoeurope o a Rentalcars; quasi mai stipulo la copertura addizionale per rimborso della franchigia. Solo se il viaggio è molto lungo o si viaggia in paesi dove le strade sono a rischio (ad esempio, neve) può essere opportuno aggiungere questa voce opzionale di spesa; non aggiungete ovviamente il navigatore perché totalmente inutile (vedi più avanti), mentre seggiolini e rialzini per bambini possono essere imbarcati gratuitamente in aereo portandoveli da casa. Specie nel caso del rialzino, se lo dimenticate, è meglio comprarlo in un supermercato a 10€ una volta arrivati a destinazione, piuttosto che noleggiarlo.
      La comodità del noleggio auto è che la cancellazione è gratuita fino a 24 ore prima del ritiro dell’auto, per cui prima prenotate (anche molti mesi prima, una volta noti i giorni di viaggio) prima troverete i prezzi e le auto migliori. Se atterrate in una grande città che è preferibile visitare a piedi, anziché prendere l’auto a noleggio in aeroporto e non utilizzarla per i primi giorni dovendo anche sostenere costi del parcheggio, prenotate direttamente il ritiro in un’agenzia in città e riconsegnatela, al termine del viaggio, in aeroporto. In questo caso di norma non ci sono costi addizionali legati alla riconsegna in luogo diverso o sono costi minimi. Se invece sono più rilevanti, potreste valutare, dopo avere visto la città, di andarla a ritirare in aeroporto, anche laddove ciò richiedesse un’oretta di viaggio per uscire dalla città.

Dopo avere camminato per 4 giorni per NY, ho ritirato l’auto in un ufficio in città (circa un’ora di mezzi pubblici per raggiungerla dal Financial District). Potete immaginare l’emozione di attraversare tutta NY, passando sotto il ponte di Manhattan e di Brooklin, guidando una grossa auto come un qualunque cittadino newyorkese, entrando nel pieno del Financial District e parcheggiare di fronte all’albergo per caricare i bagagli?


     11)  Altre possibili incombenze:  
    a. patente internazionale: per viaggiare in alcuni paesi, come in Canada o in USA ad esempio, potrebbe essere necessaria; sono questioni dibattute perche in alcuni stati degli US è raccomandata, in altri non è necessaria, in altri ancora non è molto chiaro… c’è chi non la fa e chi come me preferisce non avere problemi in caso di controlli (sempre nell’ottica di un viaggio senza pensieri e costi aggiuntivi); il costo è sui 70 € se vi affidate ad un’agenzia di disbrigo pratiche automobilistiche e la durata varia in relazione alla Convezione internazionale cui aderisce il paese che intende visitare in auto;
   b. valuta: preferisco pagare tutto con carte, ma un poco di contanti in valuta potrebbero essere necessario in certi casi (taxi, bar, ristoranti o anche alberghi). A ciascuno capire se fare prelievo appena arrivati in aeroporto o se cambiare prima in Italia. Cambiate una quantità basata su un bugdet giornaliero di spese e tenete una contabilità ordinata, così saprete sempre se incrementare o ridurre l’uso del contante, per evitare di tornare con valuta estera in Italia o, al contrario, di trovarvi senza contanti proprio il giorno del rientro e avere difficoltà per mancanza di soldi liquidi;
  c. visto: pensateci per tempo e comprendete bene la modalità (elettronica come l’ETA o l’ESTA, per gli USA o il Canada; per la Russia o la Cina dovete recarvi in consolato o affidarvi ad agenzie che fanno tutto per voi) e i tempi necessari per ottenerla;
    d. carta di credito: può essere molto importante incrementarne il massimale, perché in caso di noleggio auto, vi verrà a titolo di cauzione trattenuta una somma anche consistente  a copertura della franchigia e di eventuali altre spese (benzina, ecc.), anche fino a 1.000 euro, per cui se avete una disponibilità quasi esaurita, potreste avere difficoltà a pagare anche un albergo…



      Nel 2010 mi trovavo a Braganca (Portogallo) e al momento di pagare il conto dell’albergo più prestigioso della città…ho dovuto utilizzare la carta di mia moglie, perché la mia era stata quasi totalmente bloccata dall’agenzia di noleggio auto…
    12) Redigere un budget delle spese: prima di partire io utilizzo un foglio excel, annotando tutte le spese già sostenute effettivamente (aereo), quelle "impegnate" (alberghi e auto) ma cancellabili in caso di necessità, e quelle solo stimate (benzina, pedaggi, attività/attrazioni, pasti). Il confronto budget-consuntivo è molto utile, al rientro del viaggio, per comprendere quanto avete sforato o risparmiato. Se ripetete questo esercizio per ogni viaggio durante l'anno, capirete quanto potete effettivamente stanziare per la vostra passione...

    Pochi giorni prima della partenza:
     a. scaricate sul cellulare le mappe relative all’itinerario (con l'uso del wifi, si tratta anche di centinaia di Megabyte), in modo da averle offline in viaggio. Se il viaggio è molto lungo e volete dedicare gran parte della memoria del telefono per le fotografie che scatterete, potete anche limitarvi a scaricare la mappa dei primi due giorni e poi, di volta in volta, con la connessione wifi dell’albergo, cancellare la vecchia mappa e scaricare quella dei due giorni successivi e così via.
    b. fate un ripasso dell’itinerario: immaginato e tracciato mesi prima, probabilmente non vi ricorderete più niente, per cui un breve ripasso (briefing) può essere utile;
     c. Prenotate attrazioni e attività prima di partire: in certi casi vi consente di saltare lunghissime file e di ottenere grossi risparmi. È il caso ad esempio dei vari City Pass disponibili nelle grandi città. Valutate bene le offerte a confronto e le attrazioni che pensate di visitare nel tempo a disposizione. In altri casi la prenotazione è obbligatoria altrimenti perdete del tutto l’occasione.

Riepilogando, con Google (calendario, voli, immagini, mappe), Amazon (guide), Bookings Autoeurope (o Rentalcars) riuscirete ad organizzare il vostro viaggio perfetto da casa. L’approccio è scientifico!

Se state cominciando a pianificare il vostro viaggio e avete bisogno di qualche consiglio o approfondimenti su quanto sopra, scrivetemi pure!

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